annusami bene.
odoro di raval?
vitalik non mi è mai piaciuto. ci guardava.
dovresti vedermi che scendo dalla moto all'angolo di passatge san juan.
avresti il coraggio di darmi uno schiaffo?
ti odierei, se mi perdonassi.
e quando mi arrabbio e processo all'intenzione.. ho nove anni, e tu non lo sai.


e una volta eri fuori ad aspettarmi. e io ho detto: "è il mio ragazzo".

il profumo suo sulla mia spalla.
sfrego a morte.

se ne deve andare.

mi viene la nausea, neanche ci posso pensare.

ancora una volta,
sono una testa di cazzo.


applausi per polly.

[polly dammi un bacio,

dammi un bacio bello..]

sicuro disinteresse per confezioni che mi promettono guarigioni da asma bronchiali, gastriti ulceriche, infezioni dell'apparato urinario.
la mia attenzione si raccoglie sul fondo dell'armadietto.
tenere al di fuori della portata dei bambini.
i nomi finiscono tra consonanti squillanti. tutti.
di fronte a tutto quel bendidio ho l'impeto di mettermi a cantare.

libera la mente, prima che si liberi di te.

e siamo riusciti a fumarci un pacchetto da venti pur in piena laringofaringite.
e siamo riusciti a tirare di nuovo fuori la storia dei sentimenti e delle scopate.
e siamo riusciti a mandare giù l'intero ammontare di cibo che ad una persona normale basterebbe per una settimana.
ma si spera in domani.


lungo è il cammino per la felicità.

ma vai a cagare.

Davide riderebbe. per come ho incollato la sigaretta rotta,
pur di fumare qualcosa.

cartine non ce ne avevo.



quell'individuo mi manca.

Distanze pericolosamente ridotte.
'Allora?'
E allora,
lo bacio.


welcome. back. home.