Tuesday, August 16, 2005

come se non fosse stato mai

Camicia nera, cravatta rossa. Stiloso. Lo saluto quasi per ultimo e fa l’offeso. Gli schiocco sul collo un bacio di scuse. Nel tavolo di fianco agno la gledis e la serena. A chi servono le cicche? Ti accompagno io. Il profumo suo non lo sento più. E’ l’abitudine? Ma sento la voce, e la adoro. Nel tavolo di fianco agno la gledis e la serena. Mi bracca mentre gli passo accanto per andare ad abbracciare la principesca e mi tiene lì con lui. Ho l’impressione che mi tenga le mani, ma forse non è così. Nel tavolo di fianco agno la gledis e la serena. Restiamo un bel po’ a confonderci uno vicino all’altro. Dada parla e martin e nick si girano verso di me. Appoggio il mento sulla sua testa e non posso chiedere di meglio.


Penso un bel po’ alle sue mani, ma tutto sommato riesco anche a seguire il film. Non dobbiamo chiederci niente. Ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di sentirci, solo di sentirci. Le dita si intrecciano. Mi piace disegnargli gli otto sulle nocche. Fuori tutti fumano e rimaniamo io lui e la principesca seduti quasi in cerchio sul vialetto d’entrata. Freddo che mi entra dentro le ossa. Ha lo smalto nero solo su cinque dita. Un braccialetto che non ho mai visto al polso. La porta è chiusa e servono le chiavi. Sono troppo lenta ad assorbire le cose che mi succedono intorno. Prima ancora di riuscire a farmi una domanda lui mi ha già dato la risposta. La mia testa la appoggio su di lui. Voglia di dargli un bacio sul collo. Allora cerco il suo profumo addosso, ma ancora non lo sento. Ho ancora il braccialetto tuo. Quale? Questo, glielo mostro. Me lo fa tenere. Io non voglio stringerlo, entro tutta quanta dentro al suo abbraccio. Gli sento il cuore come succedeva una volta. Le chiavi sono arrivate. Dentro, tutti dentro a riprendere le stesse posizioni di prima. Cerco la mano annaspando per meno di un secondo in apnea. Gli otto sulle nocche. A volte mi tocca la pancia, eppure riesco ancora a capire cosa succede nel film. Cerco di pensare più forte che posso. Mi sente? Dita intrecciate fino ai titoli di coda.
Poi è ora di andare a casa.

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

ti voglio bene principera,anche se nemmeno tu dici mai nulla.

3:15 AM  
Anonymous Anonymous said...

eh? o_O

1:50 PM  
Anonymous Anonymous said...

avere il tempo.
e la voglia di parlarne.
sto bene e mi viene da vomitare.
sto bene e mi viene da piangere.
sto bene e ho bisogno di andare via di qua.
stare bene brucia più che stare male.

12:19 PM  

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